Ucraina Russia, le notizie sulla guerra di oggi | Putin firma una legge per confiscare i beni a chi critica il conflitto. Esplosioni nel Mar Nero, Kiev: «Affondata una nave russa»

Ucraina Russia, le notizie sulla guerra di oggi | Putin firma una legge per confiscare i beni a chi critica il conflitto. Esplosioni nel Mar Nero, Kiev: «Affondata una nave russa»

Ucraina Russia, le notizie sulla guerra di oggi | Putin firma una legge per confiscare i beni a chi critica il conflitto. Esplosioni nel Mar Nero, Kiev: «Affondata una nave russa»


• Kallas, la premier estone, inserita da Mosca nella lista dei ricercati: «È la prova che sto facendo la cosa giusta»
• Da Senato Usa via libera a 60 miliardi per Kiev, serve l’approvazione della Camera
• Biden: non ci pieghiamo davanti a nessuno, figuriamoci a Putin

Ore 11:37 – Kiev: anche donna incinta morta nell’attacco russo nel Donetsk

C’è anche una donna incinta, oltre a un bambino, tra i morti dell’attacco lanciato dalla Russia la notte scorsa sulla città di Selydove, nella regione di Donetsk dell’Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il ministro degli Interni ucraino, Igor Klymenko, aggiungendo che il reparto maternità di un ospedale colpito ha subito i danni principali. Lo riporta Ukrinform. Nell’attacco sono rimaste ferite 12 persone, tra cui quattro bambini. «Gli invasori hanno attaccato l’ospedale intorno all’una del mattino. L’attacco principale è stato nel reparto maternità. In totale, c’erano quasi 200 persone nell’ospedale. Decine di pazienti sono in gravi condizioni. Sono stati evacuati in altre strutture mediche della regione», ha scritto il ministro. Klymenko ha precisato che le squadre di soccorso sono riuscite a salvare un bambino di sei mesi, mentre sei persone – tra cui un bambino – sono rimaste ferite. Dalle macerie sono stati rimossi i corpi di tre persone, tra cui un bambino di 9 anni e la donna incinta.

Ore 11:19 – Stoltenberg: 18 alleati nel 2024 spenderanno il 2% del Pil nella difesa

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha detto di aspettarsi che nel 2024 18 alleati spenderanno il 2% del Pil nella difesa. «Gli alleati europei stanno spendendo di più, stiamo facendo molti progressi», ha detto. «Ma alcuni alleati devono fare di più, a Vilnius abbiamo deciso che il 2% deve essere il minimo per tutti».

Ore 11:13 – Lavrov: «Aperti a una soluzione politica e diplomatica»

La Russia rimane aperta a una «soluzione politica e diplomatica» della crisi relativa all’Ucraina, tenendo conto dei suoi interessi e della nuova realtà del Paese. Lo ha indicato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, citato dall’agenzia Tass. «Come ha sottolineato il presidente Vladimir Putin in un’intervista con Tucker Carlson, rimaniamo aperti a una soluzione politica e diplomatica basata sulla presa in considerazione dei nostri interessi legittimi e delle realtà che si sono sviluppate nel corso di molti anni e che hanno portato alla situazione attuale», ha detto il ministro.

Ore 10:30 – Generale Syrsky al fronte: «Situazione complessa»

Il nuovo comandante in capo dell’esercito ucraino, Oleksandr Syrsky, ha annunciato di aver visitato le zone più calde del fronte orientale con il ministro della Difesa, Rustam Umerov, giudicando la situazione sul campo «estremamente complessa e tesa». «Gli occupanti russi Proseguono ad aumentare i loro sforzi e a superare in numero» le forze ucraine, ha detto Syrsky su Telegram, mentre l’Ucraina lotta per ricostituire i ranghi del suo esercito e gli aiuti militari americani di cui ha bisogno per affrontare i russi rimangono bloccati. «Stiamo facendo tutto il possibile per impedire al nemico di avanzare sul nostro territorio e per mantenere le nostre posizioni», ha sottolineato Syrsky. «Stiamo adottando tutte le misure possibili per ridurre al minimo le nostre perdite e salvare la vita dei nostri soldati».

Ore 10:22 – Putin firma una legge per confiscare i beni a chi critica la guerra

Vladimir Putin ha firmato una legge che prevede la possibilità di confiscare beni e proprietà alle persone condannate in base alla legge che vieta la «diffusione di informazioni sulle forze armate» che dovessero essere ritenute «false» dalle autorità russe, e che di fatto colpisce chi condanna l’invasione dell’Ucraina. Lo riporta l’agenzia Interfax.

In Russia c’è già una legge che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull’esercito che dovessero essere giudicate «false» dalle autorità e fino a 7 anni per chi è accusato di «screditare» l’esercito.

Ore 09:07 – Kiev domina il Mar Nero (senza avere una flotta) e fatica nel Donbass. Il treno lungo 30 chilometri utilizzato dai russi come barriera difensiva

(di Lorenzo Cremonesi, nostro inviato a Kharkiv) Molto bene con i droni sul mare, meno per le fanterie e le unità corazzate nel Donbass. Gli ucraini si confermano maestri nella guerra per il Mar Nero. Praticamente privi di flotta, grazie ai loro droni marini riescono tuttavia a sferrare colpi molto gravi alle unità navali russe. Nelle ultime ore l’ennesimo affondo. I loro droni pare abbiano colpito e affondato, o comunque gravemente danneggiato, l’unità da battaglia per le operazioni da sbarco Caesar Kunikov. L’attacco è avvenuto al largo della Crimea, una zona di mare dove negli ultimi mesi i russi si sono trovati spesso a malpartito. Secondo il portale Ukrainska Pravda, la nave sarebbe affondata, a bordo si troverebbe una novantina di marinai. Un paio di video non verificati da fonti indipendenti mostrano lo scoppio e alcuni elicotteri russi nell’area dell’esplosione.

Più difficile resta invece la situazione per le forze miliari ucraine impegnate a contenere le offensive russe, specie nel Donbass. Truppe scelte russe Proseguono ad attaccare gli ucraini semi-accerchiati nella cittadina di Avdiivka. I razzi e droni missili nelle ultime ore hanno anche attaccato la zona della cittadina di Selydove, di fronte a Donetsk, uccidendo almeno tre civili, incluso un bambino, e ferendone un’altra dozzina.

Sempre nel Donbass, i russi hanno messo assieme circa 2.000 carrozze ferroviarie, che due anni fa erano state sequestrate agli ucraini nelle zone appena occupate, per costruire un convoglio lungo quasi 30 chilometri utilizzato come barriera di difesa. Non è la prima volta. Sin dall’inizio della guerra nel 2014 entrambi gli eserciti hanno utilizzato i vagoni come strutture di difesa mobile. Nell’estate 2022 gli ucraini avevano usato i vagoni per bloccare le strade di accesso a Sloviansk. Ma questo ultimo convoglio è inusualmente lungo. Sui social viene chiamato “Il treno dello Zar”, l’ennesimo strumento di combattimento che ricorda da vicino le dinamiche della Prima Guerra Mondiale, in questo conflitto che a tutti gli effetti rimane un curioso miscuglio di armi modernissime, come i droni, lo jamming e la cyber war, e invece le trincee, il fango e le artiglierie riciclate addirittura dagli arsenali di ben oltre mezzo secolo fa.

Ore 08:38 – Syrsky: «L’obiettivo è tornare ai confini del 1991. Cambio di strategia al fronte, passiamo alle operazioni difensive»

L’obiettivo principale dell’Ucraina rimane quello di tornare ai confini del 1991. Lo ha detto il nuovo comandante in capo delle Forze armate dell’Ucraina, Oleksandr Syrsky, intervistato dall’emittente televisiva tedesca Zdf.

«Tutto si basa sul fatto che dobbiamo porre fine alla guerra tornando nei nostri confini. Altre opzioni non vengono prese in considerazione, perché semplicemente non abbiamo altra scelta», ha detto il generale. Secondo Syrsky, il popolo ucraino deve unirsi per raggiungere insieme la vittoria, aumentando anche la propria produzione di armi, dati i problemi con l’aiuto internazionale. «Dobbiamo sforzarci tutti. (Se non abbiamo) nessun aiuto esterno, è necessario stabilire la produzione qui in Ucraina. Questo processo è stato avviato, è necessario aumentare la produzione. Dobbiamo contare sulla nostra forza. Dobbiamo anche migliorare le tattiche. Il valore principale è la vita del nostro soldato», ha spiegato il comandante in capo.

Syrsky ha anche detto che le Forze armate ucraine hanno cambiato strategia al fronte, passando da operazioni offensive ad attività difensive. «L’obiettivo della nostra operazione è logorare il nemico, infliggergli le massime perdite, usando le nostre fortificazioni (…) e mantenendo le linee di difesa preparate». Il generale ha osservato, inoltre, che il progresso tecnologico, compreso l’uso di droni, porta la guerra in una nuova fase.

Ore 07:59 – Usa, Austin dimesso dall’ospedale: riprende le funzioni

Il segretario della Difesa Usa Lloyd Austin è stato dimesso dall’ospedale dove era stato nuovamente ricoverato, domenica, in terapia intensiva. Lo rende noto il Pentagono spiegando che Austin ha «ripreso tutte le sue funzioni». «Su consiglio dei suoi medici, il Segretario Austin svolgerà le sue funzioni a distanza da casa per un periodo prima di tornare a lavorare al Pentagono alla fine di questa settimana. Ha pieno accesso ai sistemi di comunicazione non classificati e classificati necessari per svolgere le sue funzioni, », ha continuato il Pentagono. Quindi Austin non sarà a Bruxelles per la riunione dei ministri della Difesa, ma parteciperà all’incontro virtuale del `Ramstein Group´ (i Paesi che forniscono assistenza militare all’Ucraina, ndr)”, ha reso noto la Rappresentante permanente degli Stati Uniti alla Nato, Julianne Smith.

Ore 07:26 – Mosca: «Abbattuti nove droni di Kiev sulla Russia e sul Mar Nero»

Le forze armate russe hanno abbattuto nella notte 9 droni ucraini in due regioni russe e sul Mar Nero. «I sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto 2 droni sopra il territorio della regione di Belgorod e uno su Voronej, oltre a 6 sul Mar Nero», ha fatto sapere il ministero russo della Difesa in un comunicato.

Ore 07:20 – Esplosioni nel Mar Nero, colpite diverse navi russe. Gli ucraini: «Affondata una nave»

Un video su Telegram mostra le esplosioni avvenute su alcune navi russe nel Mar Nero, di fronte al villaggio di Katsiveli. Le navi sarebbero state colpite e le munizioni a bordo avrebbero iniziato a esplodere causando un’alta colonna di fumo nero.

Stando a quanto riporta Pravda Ucraina, i droni marittimi dell’esercito di Kiev sarebbero riusciti ad affondare la grande nave d’assalto anfibia russa “Caesar Kunikov”.

Ore 06:25 – Russia-Vaticano, l’ambasciatore Soltanovskij: stretti contatti su minori nell’area dell’operazione speciale

La Russia mantiene stretti contatti con il Vaticano per quanto riguarda i minori presenti nella zona dell’operazione militare speciale. Lo ha affermato l’ambasciatore russo in Vaticano Ivan Soltanovskij in un’intervista all’agenzia di stampa «Tass». «Il lavoro sulle questioni umanitarie continua senza sosta, è in corso un lavoro congiunto tra la commissaria sotto la presidenza della Federazione Russa, Maria Lvova-Belova, e il cardinale Matteo Zuppi sui bambini evacuati dalla zona del Distretto militare settentrionale. Le informazioni trasmesse attraverso il Vaticano sui minori ucraini ricercati da parenti in Ucraina vengono esaminate nel dettaglio», ha osservato il diplomatico.

L’ambasciatore ha sottolineato che «una questione altrettanto importante è lo scambio di informazioni sui prigionieri di guerra». «Se il Vaticano vuole ampliare il campo dei temi della cooperazione umanitaria, allora siamo aperti alla discussione».

Soltanovskij, poi, ha detto che papa Francesco considera inaccettabile la persecuzione religiosa in Ucraina contro la Chiesa ortodossa, e chiede di porre fine alla discriminazione religiosa. «L’ambasciata informa regolarmente la parte vaticana a tutti i livelli sull’oppressione della Chiesa canonica ortodossa ucraina. La situazione della persecuzione delle persone per motivi religiosi preoccupa i nostri interlocutori vaticani. La Santa Sede e il Papa personalmente chiedono pubblicamente la fine della discriminazione religiosa e difendono la libertà di religione», ha detto l’ambasciatore, rispondendo a una domanda su come il Pontefice replicherà agli appelli di Mosca a condannare Kiev per le sue azioni contro la Chiesa ortodossa ucraina.

Ore 05:24 – La Russia abbatte 9 droni ucraini sulla regione di Belgorod e sul Mar Nero

Nella notte i sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto due droni ucraini nella regione di Belgorod, uno nella regione di Voronezh e altri sei nel Mar Nero. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo.

Ore 04:32 – Missili russi contro la città di Selydove, colpito un ospedale: 3 morti e 12 feriti

Tre persone sono state uccise e dodici ferite in un bombardamento russo su Selydove, vicino a Donetsk, nell’Ucraina orientale. Lo riferiscono le autorità locali. I colpi hanno colpito nove condomini e l’ospedale della città, situata a circa venti chilometri a ovest della linea del fronte, ha dichiarato il consiglio locale su Telegram. Secondo la stessa fonte, tra i morti ci sarebbe anche un bambino.

Circa un centinaio di pazienti dell’ospedale danneggiato sono stati evacuati in altri ospedali di Pokrovsk e Myrnograd, ha aggiunto su Telegram il governatore della regione di Donetsk, Vadym Filachkine. Nessuna fonte ha specificato immediatamente il tipo di attacco (missili, droni o artiglieria). Selydove, che prima della guerra contava circa 21 mila abitanti, si trova alla periferia della grande città di Donetsk, occupata dalla Russia dal 2014.

Ore 01:37 – Biden: non ci pieghiamo davanti a nessuno, figuriamoci a Putin

«Gli Stati Uniti non si piegano davanti a nessuno, figuriamoci davanti a Putin». Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca esortando il Congresso ad approvare la legge per gli aiuti all’Ucraina. «Abbiamo unito la Nato, non possiamo andarcene ora», ha avvertito il presidente americano rivolgendosi ai repubblicani e ricordando che «la storia ci guarda». «L’America deve essere ritenuta affidabile, credibile. Gli Stati Uniti hanno messo insieme una coalizione di quasi cinquanta nazioni per sostenere l’Ucraina», ha aggiunto Biden.

Con una maratona notturna il Senato americano ha approvato in modo bipartisan (70 a 29) un disegno di legge da 95 miliardi di aiuti per l’Ucraina, ma anche per Israele, il popolo palestinese e Taiwan, senza alcuna misura per il confine col Messico. La quota maggiore, 60 miliardi, è destinata a Kiev, mentre 14 andrebbero a Tel Aviv e quasi 10 per gli aiuti umanitari a Gaza. A favore tutti i democratici (tranne Jeff Merkley e Bernie Sanders per le loro critiche a Israele) e ben 22 repubblicani, cinque in più di quelli che avevano approvato anche i precedenti voti procedurali, con in testa il loro leader Mitch McConnell, spesso su posizione anti Trump.

Ore 00:53 – Albania, summit per la pace: Zelensky a Tirana il 28 febbraio

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky visiterà l’Albania per la prima volta il 28 febbraio, in occasione del vertice di pace che si terrà a Tirana. Lo ha annunciato il primo ministro Edi Rama. Il giorno successivo, il 29 febbraio, la capitale ospiterà i leader dei Balcani occidentali, al centro dell’attenzione il cammino dei Paesi dei Balcani occidentali verso l’Ue, nonché l’attuazione del Piano di crescita economica che mira ad allargare i benefici del mercato unico dell’Unione europea nella regione prima dell’adesione formale, con l’obiettivo di contribuire positivamente alla crescita economica e accelerare la convergenza socioeconomica con l’Ue

Ore 00:52 – Usa: Austin dimesso da ospedale, ha ripreso le sue funzioni Washington

Il segretario alla Difesa Lloyd Austinè stato dimesso dal Walter Reed National Military Medical Center e ha ripreso le sue piene funzioni. Il capo del Pentagono interverrà domani in forma virtuale alla riunione del Gruppo di contatto per l’Ucraina. Austin, 70 anni, ha avuto una serie di problemi di salute dallo scorso dicembre, quando era stato ricoverato per rimuovere un tumore alla prostata. Il secondo ricovero al Walter Reed era avvenuto domenica a causa di un problema alla vescica. Austin lunedì è stato sottoposto a un intervento non chirurgico in anestesia totale.



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di
www.corriere.it
2024-02-14 10:06:38 ,

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